Inquinamento acustico, a che punto sei con il tuo ambiente di lavoro?
layout ufficio operativo
I problemi di rumorosità sono spesso associati a opifici, officine o cantiere edile, ma pochi immaginano che anche un ufficio sia caratterizzato da questo tipo di problematica. Il rumore in ufficio può essere originato dalle cause più varie (traffico esterno, centri di produzione, cantieri edili, ecc.), ma, in particolare, il rumore interno può essere prodotto dalla normale apparecchiatura di lavoro (computer, stampante, fotocopiatrice, ecc.), dagli impianti dell’edificio e, soprattutto, dai rumori prodotti dai colleghi.
Per avere un ambiente di lavoro acusticamente confortevole è necessario esaminare le varie possibili fonti di origine del rumore, per cercare di ridurne il possibile disturbo. Sancilio ti aiuta, grazie all’intervento dei tecnici competenti in materia acustica e fonoassorbenza, ad eseguire la diagnosi del problema rumore, la sua analisi e la definizione e attuazione di provvedimenti di riduzione.
La UNI EN ISO 11690
Diverse sono le normative vigenti in materia di inquinamento acustico, anche se non specifiche per uffici (direzionali, operativi), open-space, aree di coworking, scuola, auditorium, sale meeting, reception e abitazioni. Tuttavia, le loro indicazioni sono senza dubbio importanti anche per questi ambienti.
La UNI EN ISO 11690 («Raccomandazioni pratiche per la progettazione di ambienti di lavoro a basso livello di rumore contenenti macchine») delinea le strategie da utilizzare per affrontare i problemi di rumore nei luoghi di lavoro esistenti e pianificati, descrivendo i concetti di base nel controllo del rumore (riduzione del rumore, emissione di rumore, immissione del rumore ed esposizione al rumore).
Queste raccomandazioni pratiche forniscono le informazioni di base necessarie per tutte le parti coinvolte nella riduzione del rumore negli ambienti di lavoro e nella progettazione di ambienti di lavoro a basso livello di rumore, al fine di promuovere la comprensione dei requisiti richiesti in materia di riduzione del rumore.
Schermi acustici per la riduzione
Per ridurre la propagazione sonora di un rumore possono essere utilizzati gli «schermi acustici» come definiti nella UNI EN ISO 17624 («Linee guida per il controllo del rumore negli uffici e nei luoghi di lavoro mediante l’utilizzo di schermi acustici»). Si tratta di dispositivi per schermare una o più posizioni di un’area “inquinata” dal rumore di una o più specifiche sorgenti sonore.
Possiamo avere schermi acustici diversi per uffici, aree di servizio, aree di esposizione e ambienti analoghi e possono essere mobili o fissi: in questo caso potrebbero essere integrati nei mobili.
Sancilio, partner SKEMA, offre trattamenti fonoassorbenti ambientali per ridurre il riverbero interno di qualsiasi locale (ufficio, open space, teatro, libreria, abitazione, reception, ecc.). I nostri trattamenti fonoassorbenti possono essere installati a soffitto o a parete (in adesione o sospensione), possono servirsi di superfici modellate tridimensionali, strutture portanti (es. tavoli) e anche pavimentazioni bi- o tridimensionali.
Quali sono gli “schermi” Sancilio?
Come partner SKEMA, Sancilio può fornire non solo consulenza tecnico-acustica, ma anche le soluzioni più svariate per ridurre il riverbero nell’ambiente, ovvero:
- pannelli modulari;
- moduli verticali;
- boiserie modulare;
- doghe e pannelli a muro o a soffitto.
È opportuno evidenziare anche che gli schermi acustici possono offrire un’attenuazione sonora con ponderazione di un massimo di 10 dB negli uffici e nei luoghi di lavoro, generata da
- assorbimento sonoro da parte della superficie dello schermo;
- interruzione del percorso diretto di propagazione sonora da una sorgente al ricettore.
Senza essere troppo specifici, per dare un semplice contributo tecnico, il funzionamento basilare di uno schermo acustico si basa su questi tre aspetti:
- le basse frequenze vengono assorbite mediante l’utilizzo di pannelli vibranti;
- le medie frequenze vengono assorbite mediante l’utilizzo di risonatori;
- le alte frequenze vengono assorbite mediante l’utilizzo di materiali fonoassorbenti.
Quali sono i valori massimi consigliati?
Per il rumore ambientale e/o l’esposizione al rumore, i valori massimi comunemente considerati sono:
- minori a 80 dBnegli ambienti di lavoro di tipo industriale;
- da 45 dB a 55 dBper lavoro d’ufficio;
- da 35 dB a 45 dBper sale riunioni o attività che richiedono concentrazione.
PRODOTTI FONOASSORBENTI
che Sancilio può fornirti!
I problemi di rumorosità sono spesso associati a opifici, officine o cantiere edile, ma pochi immaginano che anche un ufficio sia caratterizzato da questo tipo di problematica. Il rumore in ufficio può essere originato dalle cause più varie (traffico esterno, centri di produzione, cantieri edili, ecc.), ma, in particolare, il rumore interno può essere prodotto dalla normale apparecchiatura di lavoro (computer, stampante, fotocopiatrice, ecc.), dagli impianti dell’edificio e, soprattutto, dai rumori prodotti dai colleghi.
Per avere un ambiente di lavoro acusticamente confortevole è necessario esaminare le varie possibili fonti di origine del rumore, per cercare di ridurne il possibile disturbo. Sancilio ti aiuta, grazie all’intervento dei tecnici competenti in materia acustica e fonoassorbenza, ad eseguire la diagnosi del problema rumore, la sua analisi e la definizione e attuazione di provvedimenti di riduzione.
La UNI EN ISO 11690
Diverse sono le normative vigenti in materia di inquinamento acustico, anche se non specifiche per uffici (direzionali, operativi), open-space, aree di coworking, scuola, auditorium, sale meeting, reception e abitazioni. Tuttavia, le loro indicazioni sono senza dubbio importanti anche per questi ambienti.
La UNI EN ISO 11690 («Raccomandazioni pratiche per la progettazione di ambienti di lavoro a basso livello di rumore contenenti macchine») delinea le strategie da utilizzare per affrontare i problemi di rumore nei luoghi di lavoro esistenti e pianificati, descrivendo i concetti di base nel controllo del rumore (riduzione del rumore, emissione di rumore, immissione del rumore ed esposizione al rumore).
Queste raccomandazioni pratiche forniscono le informazioni di base necessarie per tutte le parti coinvolte nella riduzione del rumore negli ambienti di lavoro e nella progettazione di ambienti di lavoro a basso livello di rumore, al fine di promuovere la comprensione dei requisiti richiesti in materia di riduzione del rumore.
Schermi acustici per la riduzione
Per ridurre la propagazione sonora di un rumore possono essere utilizzati gli «schermi acustici» come definiti nella UNI EN ISO 17624 («Linee guida per il controllo del rumore negli uffici e nei luoghi di lavoro mediante l’utilizzo di schermi acustici»). Si tratta di dispositivi per schermare una o più posizioni di un’area “inquinata” dal rumore di una o più specifiche sorgenti sonore.
Possiamo avere schermi acustici diversi per uffici, aree di servizio, aree di esposizione e ambienti analoghi e possono essere mobili o fissi: in questo caso potrebbero essere integrati nei mobili.
Sancilio, partner SKEMA, offre trattamenti fonoassorbenti ambientali per ridurre il riverbero interno di qualsiasi locale (ufficio, open space, teatro, libreria, abitazione, reception, ecc.). I nostri trattamenti fonoassorbenti possono essere installati a soffitto o a parete (in adesione o sospensione), possono servirsi di superfici modellate tridimensionali, strutture portanti (es. tavoli) e anche pavimentazioni bi- o tridimensionali.
Quali sono gli “schermi” Sancilio?
Come partner SKEMA, Sancilio può fornire non solo consulenza tecnico-acustica, ma anche le soluzioni più svariate per ridurre il riverbero nell’ambiente, ovvero:
- pannelli modulari;
- moduli verticali;
- boiserie modulare;
- doghe e pannelli a muro o a soffitto.
È opportuno evidenziare anche che gli schermi acustici possono offrire un’attenuazione sonora con ponderazione di un massimo di 10 dB negli uffici e nei luoghi di lavoro, generata da
- assorbimento sonoro da parte della superficie dello schermo;
- interruzione del percorso diretto di propagazione sonora da una sorgente al ricettore.
Senza essere troppo specifici, per dare un semplice contributo tecnico, il funzionamento basilare di uno schermo acustico si basa su questi tre aspetti:
- le basse frequenze vengono assorbite mediante l’utilizzo di pannelli vibranti;
- le medie frequenze vengono assorbite mediante l’utilizzo di risonatori;
- le alte frequenze vengono assorbite mediante l’utilizzo di materiali fonoassorbenti.
Quali sono i valori massimi consigliati?
Per il rumore ambientale e/o l’esposizione al rumore, i valori massimi comunemente considerati sono:
- minori a 80 dBnegli ambienti di lavoro di tipo industriale;
- da 45 dB a 55 dBper lavoro d’ufficio;
- da 35 dB a 45 dBper sale riunioni o attività che richiedono concentrazione.
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