Colonnina elettrica privata, tutto molto semplice
La situazione più semplice da affrontare è l’installazione di una colonnina ricarica auto elettriche nelle villette private, se il proprietario è unico non deve rendere conto o accordarsi con gli inquilini. Dal punto di vista tecnico deve, però, rispettare alcune accortezze, due in particolare: prima la verifica preventiva e poi la certificazione dell’impianto.
Inoltre, esiste un numero ben preciso di stazioni di ricarica ammissibili in condominio, come stabilito dall’ENEA: in condominio la quantità di colonnine ammesse nelle parti comuni non deve superare il totale delle unità immobiliari.
È opportuno evidenziare che l’installazione delle colonnine elettriche è libera, dunque non sono richiesti autorizzazioni o permessi da parte del Comune o dall’Ufficio della Sovrintendenza. E questo vale sia per edifici ad uso singolo, ad esempio le villette monofamiliari, sia per i condomini.
Sono due le norme da sapere sui condomini con box con impianto elettrico. Non occorre adeguare l’impianto se non c’è impatto sulle parti comuni. Il proprietario non ha, quindi, bisogno del via libera dell’assemblea condominiale. È sufficiente che dia comunicazione dei lavori all’amministratore dell’edificio. Ma sono sempre richieste la verifica tecnica preventiva e la certificazione di un tecnico qualificato, anche se la linea elettrica del box è collegata a quella dell’appartamento e i consumi di energia rilevati da un solo contatore. La spesa per l’intervento è in tutti i casi a carico del proprietario.
Il caso più complesso è l’installazione di una colonnina in un box senza impianto nell’ambito di un condominio. Fermo restando che spettano al proprietario i costi del contatore per la ripartizione dei consumi, l’autonomia è limitata. Per installare una linea dedicata con incidenza sulle parti comuni deve chiedere l’autorizzazione all’assemblea condominiale. In caso contrario, non sarà possibile procedere.
Condizione di base è la verifica da parte di un tecnico certificato e abilitato. Il problema sorge in un condominio con molte auto elettriche, perché potrebbe essere necessaria la riprogettazione dell’impianto condominiale per adeguarsi alla maggiore potenza richiesta.
Per installare una colonnina ricarica auto elettriche basta il fai da te o serve un professionista? Nel primo caso il proprietario risparmia in termini di manodopera e di costo dell’impianto. Nel secondo si assicura un lavoro a regola d’arte, garantito e duraturo nel tempo, anche se più costoso poiché servono circa 1.000euro per il lavoro e tra 1.000€ e oltre 2.000€ per l’impianto. Le norme non prevedono obblighi e divieti se non la verifica preventiva e la certificazione della colonnina.
Tuttavia, i rischi per chi procede in autonomia sono maggiori. Pensiamo al surriscaldamento dell’impianto che può portare a un incendio, oppure alle cadute di tensione se i cavi non sono ben dimensionati sulla base della distanza dal contatore.
Vuoi approfondire la conoscenza del Wallbox Maxicharger AC promosso da Sancilio e, in particolare, la sua gestione adattiva del carico (per evitare il sovraccarico) e il suo bilanciamento, per velocizzare la carica, massimizzando l’efficienza energetica?
Cliccando sul seguente tasto, accederai alla scheda online , dove troverai non solo le varie specifiche tecniche, ma anche video illustrative utili per approfondire la conoscenza del prodotto. Potrai, infine, contattarci per maggiori informazioni e anche per un preventivo.
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Tuttavia, i rischi per chi procede in autonomia sono maggiori. Pensiamo al surriscaldamento dell’impianto che può portare a un incendio, oppure alle cadute di tensione se i cavi non sono ben dimensionati sulla base della distanza dal contatore.
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