Perchè ricaricare un’auto elettrica nel parcheggio aziendale?
I luoghi migliori per ricaricare a basso costo le auto elettriche sono i luoghi in cui i veicoli stazionano per più tempo. Insieme all’abitazione, il posto di lavoro è un punto essenziale in cui poter fare la ricarica del proprio veicolo.
Alcuni utenti, peraltro, sono impossibilitati a ricaricare a casa, perché, ad esempio, non hanno il box/posto auto: per queste persone, la ricarica in azienda potrebbe fare la differenza tra acquistare o meno un veicolo elettrico.
Ma qual è il vantaggio che ha l’imprenditore nell’offrire una ricarica in azienda?
Anzitutto, fedeltà e motivazione del personale perché un collaboratore con l’auto elettrica sarà grato alla propria azienda per questa possibilità. Si aggiunge anche la possibilità di offrire il servizio di ricarica a clienti e visitatori che apprezzeranno e valuteranno positivamente questo servizio (è possibile aggiungerlo anche nella scheda di Google).
Infine, oltre a trasmettere l’immagine di un’azienda all’avanguardia e attenta all’ambiente, la stessa infrastruttura può servire per ricaricare la flotta elettrica aziendale, conseguendo così i maggiori vantaggi della mobilità elettrica per l’impresa.
Rispondiamo ad alcuni dei quesiti che hanno posto i lead che hanno chiesto a Sancilio informazioni commerciali e tecniche sul Wallbox AUTEL.
La ricarica completa di un’auto elettrica consuma circa 4 € di energia elettrica e richiede circa 5 ore di tempo (facendo una ricarica lenta a 3,7 kW).
Ad esempio:
– a 7,4 kW: 2 € / per ogni ora di ricarica;
– a 11 kW: 1,5 € / per ogni mezz’ora di ricarica;
– a 22 kW: 3 € / per ogni mezz’ora di ricarica.
Inoltre, chi ha un’auto elettrica è abituato a fare ricariche parziali, per cui difficilmente arriverà sul posto di lavoro completamente scarico, bensì più probabilmente utilizzerà quel punto di ricarica come “rabbocco” di quanto speso nel tragitto casa-lavoro.
Ci si può, quindi, ragionevolmente attendere un consumo di qualche kWh al giorno (ovviamente quando utilizzata, altrimenti il consumo giornaliero è pari a zero).
Il parcheggio aziendale è un “luogo privato aperto a terzi“, assimilato dalla normativa italiana ai luoghi pubblici. Le stazioni di ricarica devono, quindi, essere conformi al Modo 3 della normativa internazionale IEC 61851-1. Questo assicura la massima sicurezza per le persone che utilizzano la stazione e per i veicoli elettrici che si ricaricano.
L’installazione della stazione di ricarica non richiede autorizzazioni o permessi da parte di Enti: questa diventa infatti un impianto aziendale, installato e gestito in autonomia dall’azienda.
Sì, ma è necessario dotarsi di stazioni di ricarica intelligenti, come la WallBox Autel promossa da Sancilio, in grado quindi di registrare le singole transazioni associandole ai singoli utenti (identificati tramite tessera RFID personale).
Questi dati sono poi resi disponibili al gestore aziendale, che potrà monitorare l’utilizzo della stazione di ricarica ed eventualmente fatturare i consumi ai singoli utenti in qualità di rimborso spese.
Sì, anche se non è consigliabile perché la ricarica dell’auto elettrica nel parcheggio aziendale andrebbe intesa come benefit / servizio che l’Impresa mette a disposizione di dipendenti, clienti e visitatori (come lo stesso parcheggio, che tipicamente non è a titolo oneroso).
La stazione di ricarica molto difficilmente potrà diventare una fonte di guadagno, sia perchè il costo unitario delle singole transazioni è molto basso, sia perchè nei prossimi anni sarà in circolazione un numero di veicoli elettrici, seppur crescente, sempre contenuto.
Per utilizzatori frequenti/assidui, si potrebbe anche chiedere un rimborso spese per l’energia consumata: parliamo comunque sempre di importi contenuti (una stazione di ricarica da 3,7 kW con elevato tasso di sfruttamento può consumare qualche decina di euro al mese di energia elettrica).
Per questo, consigliamo, almeno nella fase iniziale, di offrire un servizio gratuito oppure a basso costo (che però deve essere di facile gestione, altrimenti il costo amministrativo diventa maggiore dei ricavi attesi).
Esiste uno standard adottato in tutta Europa. Da inizio 2013 in poi, i vari Paesi membri della UE hanno adottato uno standard unico per le ricariche delle auto elettriche, per cui tutte le stazioni di ricarica devono avere la stessa tipologia di presa (Tipo 2 IEC62196) e devono essere interoperabili.
Le stazioni di ricarica Modo 3, come la Wallbox promossa da Sancilio, sono ormai diffuse a decine di migliaia in tutta Europa e la tecnologia è ormai consolidata. Installare oggi una colonnina non espone, quindi, al rischio di obsolescenza del dispositivo.
Vuoi approfondire la conoscenza del Wallbox Maxicharger AC promosso da Sancilio e, in particolare, la sua gestione adattiva del carico (per evitare il sovraccarico) e il suo bilanciamento, per velocizzare la carica, massimizzando l’efficienza energetica?
Cliccando sul seguente tasto, accederai alla scheda online , dove troverai non solo le varie specifiche tecniche, ma anche video illustrative utili per approfondire la conoscenza del prodotto. Potrai, infine, contattarci per maggiori informazioni e anche per un preventivo.
I luoghi migliori per ricaricare a basso costo le auto elettriche sono i luoghi in cui i veicoli stazionano per più tempo. Insieme all’abitazione, il posto di lavoro è un punto essenziale in cui poter fare la ricarica del proprio veicolo.Alcuni utenti, peraltro, sono impossibilitati a ricaricare a casa, perché, ad esempio, non hanno il box/posto auto: per queste persone, la ricarica in azienda potrebbe fare la differenza tra acquistare o meno un veicolo elettrico.
Ma qual è il vantaggio che ha l’imprenditore nell’offrire una ricarica in azienda?
Anzitutto, fedeltà e motivazione del personale perché un collaboratore con l’auto elettrica sarà grato alla propria azienda per questa possibilità. Si aggiunge anche la possibilità di offrire il servizio di ricarica a clienti e visitatori che apprezzeranno e valuteranno positivamente questo servizio (è possibile aggiungerlo anche nella scheda di Google).
Infine, oltre a trasmettere l’immagine di un’azienda all’avanguardia e attenta all’ambiente, la stessa infrastruttura può servire per ricaricare la flotta elettrica aziendale, conseguendo così i maggiori vantaggi della mobilità elettrica per l’impresa.
Rispondiamo ad alcuni dei quesiti che hanno posto i lead che hanno chiesto a Sancilio informazioni commerciali e tecniche sul Wallbox AUTEL.
La ricarica completa di un’auto elettrica consuma circa 4 € di energia elettrica e richiede circa 5 ore di tempo (facendo una ricarica lenta a 3,7 kW).
Ad esempio:
– a 7,4 kW: 2 € / per ogni ora di ricarica;
– a 11 kW: 1,5 € / per ogni mezz’ora di ricarica;
– a 22 kW: 3 € / per ogni mezz’ora di ricarica.
Inoltre, chi ha un’auto elettrica è abituato a fare ricariche parziali, per cui difficilmente arriverà sul posto di lavoro completamente scarico, bensì più probabilmente utilizzerà quel punto di ricarica come “rabbocco” di quanto speso nel tragitto casa-lavoro.
Ci si può, quindi, ragionevolmente attendere un consumo di qualche kWh al giorno (ovviamente quando utilizzata, altrimenti il consumo giornaliero è pari a zero).
Il parcheggio aziendale è un “luogo privato aperto a terzi“, assimilato dalla normativa italiana ai luoghi pubblici. Le stazioni di ricarica devono, quindi, essere conformi al Modo 3 della normativa internazionale IEC 61851-1. Questo assicura la massima sicurezza per le persone che utilizzano la stazione e per i veicoli elettrici che si ricaricano.
L’installazione della stazione di ricarica non richiede autorizzazioni o permessi da parte di Enti: questa diventa infatti un impianto aziendale, installato e gestito in autonomia dall’azienda.
Sì, ma è necessario dotarsi di stazioni di ricarica intelligenti, come la WallBox Autel promossa da Sancilio, in grado quindi di registrare le singole transazioni associandole ai singoli utenti (identificati tramite tessera RFID personale).
Questi dati sono poi resi disponibili al gestore aziendale, che potrà monitorare l’utilizzo della stazione di ricarica ed eventualmente fatturare i consumi ai singoli utenti in qualità di rimborso spese.
Sì, anche se non è consigliabile perché la ricarica dell’auto elettrica nel parcheggio aziendale andrebbe intesa come benefit / servizio che l’Impresa mette a disposizione di dipendenti, clienti e visitatori (come lo stesso parcheggio, che tipicamente non è a titolo oneroso).
La stazione di ricarica molto difficilmente potrà diventare una fonte di guadagno, sia perchè il costo unitario delle singole transazioni è molto basso, sia perchè nei prossimi anni sarà in circolazione un numero di veicoli elettrici, seppur crescente, sempre contenuto.
Per utilizzatori frequenti/assidui, si potrebbe anche chiedere un rimborso spese per l’energia consumata: parliamo comunque sempre di importi contenuti (una stazione di ricarica da 3,7 kW con elevato tasso di sfruttamento può consumare qualche decina di euro al mese di energia elettrica).
Per questo, consigliamo, almeno nella fase iniziale, di offrire un servizio gratuito oppure a basso costo (che però deve essere di facile gestione, altrimenti il costo amministrativo diventa maggiore dei ricavi attesi).
Esiste uno standard adottato in tutta Europa. Da inizio 2013 in poi, i vari Paesi membri della UE hanno adottato uno standard unico per le ricariche delle auto elettriche, per cui tutte le stazioni di ricarica devono avere la stessa tipologia di presa (Tipo 2 IEC62196) e devono essere interoperabili.
Le stazioni di ricarica Modo 3, come la Wallbox promossa da Sancilio, sono ormai diffuse a decine di migliaia in tutta Europa e la tecnologia è ormai consolidata. Installare oggi una colonnina non espone, quindi, al rischio di obsolescenza del dispositivo.
Vuoi approfondire la conoscenza del Wallbox Maxicharger AC promosso da Sancilio e, in particolare, la sua gestione adattiva del carico (per evitare il sovraccarico) e il suo bilanciamento, per velocizzare la carica, massimizzando l’efficienza energetica?
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