Toner e cartucce esausti, come smaltire quelli prodotti dall’azienda?
Il tema dell’ecosostenibilità è ormai al centro di tutte le politiche aziendali. Cosa possiamo fare di tangibile per abbracciare uno stile di vita più green? Un primo passo è quello di smaltire correttamente toner e cartucce esausti.
Cosa è il toner?
È una componente di stampa composta da materiale plastico, ovvero il poliestere, sottoforma di polvere sottile.
Una volta consumato, a causa della polvere di toner contenuta, è classificato come rifiuto speciale non pericoloso. Perciò, il toner esausto e le cartucce esaurite devono essere trattati con le dovute precauzioni, seguendo le procedure indicate dal TUA (Testo Unico Ambientale – D.Lgs 152/06).
1. Come e dove smaltire i toner e le cartucce esauste aziendali?
Anzitutto, toner e cartucce esausti devono essere conservati in appositi contenitori. Ogni azienda deve avere i propri contenitori, che dovranno essere svuotati periodicamente tramite una ditta specializzata nello smaltimento.
Inoltre, la procedura di smaltimento, oltre agli appositi contenitori e al ritiro a norma di legge, chiede all’azienda di essere in possesso del FIR (Formulario di identificazione del rifiuto), che ne attesta l’avvenuto smaltimento a norma di legge di toner e cartucce esausti.
2. I toner esausti possono essere conferiti in discarica?
Purtroppo, no. Le partite IVA sono obbligate per legge a occuparsi dello smaltimento di toner e cartucce esauste in modo corretto perché non sono assimilabili ai rifiuti urbani.
I consumabili esausti provenienti dalle aziende non possono essere gettati nella spazzatura, né portati alle isole ecologiche.
Essere ecologici è molto più
che acquistare “eco”.
È un’impegno incrollabile
verso uno stile di vita sostenibile
3. Come comportarsi per le stampanti a noleggio?
L’azienda è ugualmente responsabile dello smaltimento dei toner.
Il responsabile della gestione del rifiuto è colui che lo produce, più precisamente «chi lo genera con la sua attività produttiva», sia esso una piccola o grande azienda (art. 183 del TUA “Testo unico ambientale” – Dlg. 152/2006). Ogni azienda che possiede anche solo una stampante è considerata produttrice di questo rifiuto e, quindi, responsabile della sua corretta gestione, a norma di legge.
Quindi, il responsabile non è il noleggiatore, ma l’azienda che utilizza le stampanti e consuma i toner.
4. È obbligatorio smaltire correttamente i toner anche per una piccola azienda che consuma solo 2/3 toner all’anno?
Indipendentemente dalle dimensioni aziendali e dal numero di toner consumati, le Partite IVA sono obbligate a rispettare la normativa.
5. Restituire i toner a chi vende le cartucce per stampante è legale?
Purtroppo no, a meno che chi vende le cartucce non abbia anche tutte le autorizzazioni per gestire i rifiuti.
La gestione dello smaltimento toner esausti deve essere effettuata solo da aziende iscritte all’albo e provviste di regolare autorizzazione regionale.
Chi produce il rifiuto (toner esausto) ha la responsabilità di accertarsi che l’azienda alla quale affida i toner esausti abbia tutte le autorizzazioni necessarie.
6. Cosa si rischia in caso di inadempienza o di errori nella gestione dello smaltimento toner esausti?
Il mancato rispetto degli obblighi di legge comporta pesanti sanzioni amministrative (da € 1.032,00 a € 92.962,00) che, possono anche trasformarsi in sanzioni penali a carico dell’amministratore delegato o titolare dell’azienda.
Meglio non correre rischi inutili.
Quale servizio permette di smaltire il rifiuto senza problematiche, sanzioni e responsabilità?
Il servizio unico e integrato di “manutenzione dei consumabili” a zero impatto ambientale che soddisfa tutte le esigenze normate dalla legge vigente è ZEROZEROTONER, di cui Sancilio è Gold Reseller.
Questo servizio, cui puoi aderire contattando Sancilio, garantisce una gestione ecologica del consumabile esausto, anche grazie ad un impianto di triturazione e recupero di materie prime-seconde, il cui “zero-impatto-ambientale” è stato validato da Asso.it, l’associazione nazionale di tutti i produttori di stampanti.
Il tema dell’ecosostenibilità è ormai al centro di tutte le politiche aziendali. Cosa possiamo fare di tangibile per abbracciare uno stile di vita più green? Un primo passo è quello di smaltire correttamente toner e cartucce esausti.
Cosa è il toner?
È una componente di stampa composta da materiale plastico, ovvero il poliestere, sottoforma di polvere sottile.
Una volta consumato, a causa della polvere di toner contenuta, è classificato come rifiuto speciale non pericoloso. Perciò, il toner esausto e le cartucce esaurite devono essere trattati con le dovute precauzioni, seguendo le procedure indicate dal TUA (Testo Unico Ambientale – D.Lgs 152/06).
1. Come e dove smaltire i toner e le cartucce esauste aziendali?
Anzitutto, toner e cartucce esausti devono essere conservati in appositi contenitori. Ogni azienda deve avere i propri contenitori, che dovranno essere svuotati periodicamente tramite una ditta specializzata nello smaltimento.
Inoltre, la procedura di smaltimento, oltre agli appositi contenitori e al ritiro a norma di legge, chiede all’azienda di essere in possesso del FIR (Formulario di identificazione del rifiuto), che ne attesta l’avvenuto smaltimento a norma di legge di toner e cartucce esausti.
2. I toner esausti possono essere conferiti in discarica?
Purtroppo, no. Le partite IVA sono obbligate per legge a occuparsi dello smaltimento di toner e cartucce esauste in modo corretto perché non sono assimilabili ai rifiuti urbani.
I consumabili esausti provenienti dalle aziende non possono essere gettati nella spazzatura, né portati alle isole ecologiche.
Essere ecologici
è molto più che
acquistare “eco”.
È un’impegno incrollabile
verso uno stile
di vita sostenibile
3. Come comportarsi per le stampanti a noleggio?
L’azienda è ugualmente responsabile dello smaltimento dei toner.
Il responsabile della gestione del rifiuto è colui che lo produce, più precisamente «chi lo genera con la sua attività produttiva», sia esso una piccola o grande azienda (art. 183 del TUA “Testo unico ambientale” – Dlg. 152/2006). Ogni azienda che possiede anche solo una stampante è considerata produttrice di questo rifiuto e, quindi, responsabile della sua corretta gestione, a norma di legge.
Quindi, il responsabile non è il noleggiatore, ma l’azienda che utilizza le stampanti e consuma i toner.
4. È obbligatorio smaltire correttamente i toner anche per una piccola azienda che consuma solo 2/3 toner all’anno?
Indipendentemente dalle dimensioni aziendali e dal numero di toner consumati, le Partite IVA sono obbligate a rispettare la normativa.
5. Restituire i toner a chi vende le cartucce per stampante è legale?
Purtroppo no, a meno che chi vende le cartucce non abbia anche tutte le autorizzazioni per gestire i rifiuti.
La gestione dello smaltimento toner esausti deve essere effettuata solo da aziende iscritte all’albo e provviste di regolare autorizzazione regionale.
Chi produce il rifiuto (toner esausto) ha la responsabilità di accertarsi che l’azienda alla quale affida i toner esausti abbia tutte le autorizzazioni necessarie.
6. Cosa si rischia in caso di inadempienza o di errori nella gestione dello smaltimento toner esausti?
Il mancato rispetto degli obblighi di legge comporta pesanti sanzioni amministrative (da € 1.032,00 a € 92.962,00) che, possono anche trasformarsi in sanzioni penali a carico dell’amministratore delegato o titolare dell’azienda.
Meglio non correre rischi inutili.
Quale servizio permette di smaltire il rifiuto senza problematiche, sanzioni e responsabilità?
Il servizio unico e integrato di “manutenzione dei consumabili” a zero impatto ambientale che soddisfa tutte le esigenze normate dalla legge vigente è ZEROZEROTONER, di cui Sancilio è Gold Reseller.
Questo servizio, cui puoi aderire contattando Sancilio, garantisce una gestione ecologica del consumabile esausto, anche grazie ad un impianto di triturazione e recupero di materie prime-seconde, il cui “zero-impatto-ambientale” è stato validato da Asso.it, l’associazione nazionale di tutti i produttori di stampanti.
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