Creare un ufficio green: perché usare il design biofilico
green office
Vuoi far vivere i tuoi collaboratori in uno spazio green, farli sentire a casa, così da incentivarne anche performances e produttività? Per creare spazi e ambienti che supportino salute e benessere della persona, Sancilio da sempre consiglia – anche ai suoi clienti e nella sua Formula Contract – il cosiddetto “design biofilico”. Si tratta di un nuovo approccio progettuale che unisce e pone al centro delle aree urbane, degli spazi di lavoro e delle abitazioni design, natura e, appunto, benessere.
Questo non solo è favorevole per gli esseri umani, ma anche per l’ambiente. Infatti, il design biofilico offre alla natura più spazio per prosperare e rende le persone generalmente più inclini a prendersi cura dell’ambiente nella vita di tutti i giorni.
▶ Come funziona il design biofilico?
È chiaro che non indica soltanto il portare una pianta o una sua immagine in un interno. La guida «A guide to biophilic design» scritta da Dirk Wynants, fondatore e head designer di DWDW e “big boss” di Extremis – l’azienda belga lanciata dal SaloneSatellite nel 1998. «C’è una certa urgenza e ci sono molte sfide da affrontare nel modo in cui organizziamo le nostre città e le nostre vite. Non dobbiamo commettere errori. Il ruolo del designer è quello di tentare di rendere questo mondo un posto migliore, e perciò mi sono sentito obbligato a condividere le mie conoscenze sulla materia – scrive Dirk Wynants -. Guardate a tutti i fallimenti che dobbiamo affrontare oggi. Se non ci prepariamo al futuro sarà un disastro. Dobbiamo assolutamente rieducarci e ricominciare da qualche parte».
▶ Come si applica?
Sono diverse le strutture di progettazione biofila, basate sui 14 modelli concettualizzati da Terrapin Bright Green. Questi modelli sono organizzati in 3 categorie (clicca su uno dei tre tasti per scoprirlo).
Uso di elementi naturali reali (piante e verde, acqua, luce naturale, viste all’aperto, ventilazione naturale) negli ambienti interni, come ufficio, locale, negozio, casa, ecc.
Connessione visiva con la natura: vista degli elementi naturali dall’interno di uno spazio, grazie a grandi vetrate o all’aggiunta di vegetazione all’interno, come elemento coesivo e strutturale. Favorisce la riduzione dello stress e il miglioramento dell’umore, della concentrazione e dei tassi di recupero di tempo.
Connessione non visiva con la natura: interazioni con la natura attraverso altri sensi. Si realizza con a) l’uso di suoni naturali (registrati o creati naturalmente), b) utilizzando una varietà di materiali naturali “toccabili” come piante, legno, pietra, ecc., c) incorporando profumi naturali, preferibilmente di fiori o piante, d) con la ventilazione naturale.
Stimoli sensoriali non ritmici: movimenti imprevedibili e non ripetitivi che ricordano quelli che accadono in natura (cinguettio degli uccelli, foglie che si muovono al vento, ecc.). Essi sono altamente rigeneranti per la mente, soprattutto grazie alla loro natura irregolare e non ripetitiva.
Variabilità termica e del flusso d’aria: variabilità della temperatura e del flusso dell’aria, variazioni dell’umidità relativa e temperature superficiali variabili rendono uno spazio interno tonificante e vivo, come lo sarebbe un ambiente naturale all’aperto.
Presenza di acqua: uso di acqua e soluzioni che imitano l’acqua come caratteristiche del design.
Luce dinamica e diffusa: intensità luminose variabili e cambiamenti di luce nel tempo che evocano il ciclo naturale del giorno e della notte.
Connessione con i sistemi naturali: consapevolezza dei cambiamenti stagionali e temporali stimolata da soluzioni progettuali.
Strategie indirette che utilizzano forme, motivi, colori e trame ispirati alla natura
Forme e modelli biomorfici: trame, forme (curve) e motivi ispirati alla natura, per sviluppare un effetto calmante sulla nostra mente,
Connessione materiale con la natura: materiali ed elementi naturali che riflettono l’ambiente locale in termini di ecologia o geologia, con lo scopo di creare un forte legame tra gli spazi costruiti dall’uomo e la loro posizione geografica.
Complessità e ordine: ricche caratteristiche sensoriali che richiamano gerarchie spaziali naturali (motivi di foglie, venature del legno, coralli, fiocchi di neve sono solo alcuni esempi di motivi frattali in natura).
Riprodurre la disposizione degli ambienti naturali e sviluppare sensazioni ed emozioni a contatto con la natura
Prospettiva: viste ininterrotte a distanza che creano sensazioni di calma e sicurezza. Si tratta generalmente di planimetrie aperte e, quando è necessario separare gli ambienti, si possono usare pareti divisorie trasparenti, massimizzando la quantità di luce naturale nello spazio, oppure librerie aperte.
Rifugio: senso di protezione dai movimenti e dalle attività che si svolgono nell’ambiente circostante. Creando un senso di sicurezza e calma, permette di disconnettersi dall’ambiente esterno (condizioni meteorologiche e ritmo frenetico) e di riuscire a concentrarsi sul lavoro.
Mistero: viste parzialmente oscurate che stimolano la curiosità per l’ignoto.
Rischio/pericolo: combinazione equilibrata di un percepito senso del rischio e la conoscenza razionale della sicurezza (come, ad esempio, le piscine a sfioro, i pavimenti in vetro o le finestre a tutta altezza con profili molto sottili).
SCORRI ALCUNE AMBIENTAZIONI ESEMPLIFICATIVE
DEL DESIGN BIOFILICO
Vuoi far vivere i tuoi collaboratori in uno spazio green, farli sentire a casa, così da incentivarne anche performances e produttività? Per creare spazi e ambienti che supportino salute e benessere della persona, Sancilio da sempre consiglia – anche ai suoi clienti e nella sua Formula Contract – il cosiddetto “design biofilico”. Si tratta di un nuovo approccio progettuale che unisce e pone al centro delle aree urbane, degli spazi di lavoro e delle abitazioni design, natura e, appunto, benessere.
Questo non solo è favorevole per gli esseri umani, ma anche per l’ambiente. Infatti, il design biofilico offre alla natura più spazio fisico per prosperare e, ricreando un rapporto positivo tra uomo e natura, rende le persone generalmente più inclini a prendersi cura dell’ambiente nella vita di tutti i giorni.
Come funziona il design biofilico?
È chiaro che non indica soltanto il portare una pianta o una sua immagine in un interno. La guida «A guide to biophilic design» scritta da Dirk Wynants, fondatore e head designer di DWDW e “big boss” di Extremis – l’azienda belga lanciata dal SaloneSatellite nel 1998. «C’è una certa urgenza e ci sono molte sfide da affrontare nel modo in cui organizziamo le nostre città e le nostre vite. Non dobbiamo commettere errori. Il ruolo del designer è quello di tentare di rendere questo mondo un posto migliore, e perciò mi sono sentito obbligato a condividere le mie conoscenze sulla materia – scrive Dirk Wynants -. Guardate a tutti i fallimenti che dobbiamo affrontare oggi. Se non ci prepariamo al futuro sarà un disastro. Dobbiamo assolutamente rieducarci e ricominciare da qualche parte».
Uso di elementi naturali reali (piante e verde, acqua, luce naturale, viste all’aperto, ventilazione naturale) negli ambienti interni, come ufficio, locale, negozio, casa, ecc.
Connessione visiva con la natura: vista degli elementi naturali dall’interno di uno spazio, grazie a grandi vetrate o all’aggiunta di vegetazione all’interno, come elemento coesivo e strutturale. Favorisce la riduzione dello stress e il miglioramento dell’umore, della concentrazione e dei tassi di recupero di tempo.
Connessione non visiva con la natura: interazioni con la natura attraverso altri sensi. Si realizza con a) l’uso di suoni naturali (registrati o creati naturalmente), b) utilizzando una varietà di materiali naturali “toccabili” come piante, legno, pietra, ecc., c) incorporando profumi naturali, preferibilmente di fiori o piante, d) con la ventilazione naturale.
Stimoli sensoriali non ritmici: movimenti imprevedibili e non ripetitivi che ricordano quelli che accadono in natura (cinguettio degli uccelli, foglie che si muovono al vento, ecc.). Essi sono altamente rigeneranti per la mente, soprattutto grazie alla loro natura irregolare e non ripetitiva.
Variabilità termica e del flusso d’aria: variabilità della temperatura e del flusso dell’aria, variazioni dell’umidità relativa e temperature superficiali variabili rendono uno spazio interno tonificante e vivo, come lo sarebbe un ambiente naturale all’aperto.
Presenza di acqua: uso di acqua e soluzioni che imitano l’acqua come caratteristiche del design.
Luce dinamica e diffusa: intensità luminose variabili e cambiamenti di luce nel tempo che evocano il ciclo naturale del giorno e della notte.
Connessione con i sistemi naturali: consapevolezza dei cambiamenti stagionali e temporali stimolata da soluzioni progettuali.
Strategie indirette che utilizzano forme, motivi, colori e trame ispirati alla natura
Forme e modelli biomorfici: trame, forme (curve) e motivi ispirati alla natura, per sviluppare un effetto calmante sulla nostra mente,
Connessione materiale con la natura: materiali ed elementi naturali che riflettono l’ambiente locale in termini di ecologia o geologia, con lo scopo di creare un forte legame tra gli spazi costruiti dall’uomo e la loro posizione geografica.
Complessità e ordine: ricche caratteristiche sensoriali che richiamano gerarchie spaziali naturali (motivi di foglie, venature del legno, coralli, fiocchi di neve sono solo alcuni esempi di motivi frattali in natura).
Riprodurre la disposizione degli ambienti naturali e sviluppare sensazioni ed emozioni a contatto con la natura
Prospettiva: viste ininterrotte a distanza che creano sensazioni di calma e sicurezza. Si tratta generalmente di planimetrie aperte e, quando è necessario separare gli ambienti, si possono usare pareti divisorie trasparenti, massimizzando la quantità di luce naturale nello spazio, oppure librerie aperte.
Rifugio: senso di protezione dai movimenti e dalle attività che si svolgono nell’ambiente circostante. Creando un senso di sicurezza e calma, permette di disconnettersi dall’ambiente esterno (condizioni meteorologiche e ritmo frenetico) e di riuscire a concentrarsi sul lavoro.
Mistero: viste parzialmente oscurate che stimolano la curiosità per l’ignoto.
Rischio/pericolo: combinazione equilibrata di un percepito senso del rischio e la conoscenza razionale della sicurezza (come, ad esempio, le piscine a sfioro, i pavimenti in vetro o le finestre a tutta altezza con profili molto sottili).
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